lunedì 4 marzo 2013

PAN BRIOCHE SEMPLICISSIMO

Vi devo rivelare cosa ho fatto nel fine settimana.. 
Chi mi vedeva aggirare con aria furtiva nella mia cucina pensava che stessi progettando chissà quale nuova diavoleria culinaria.. ma che diavoleria e diavoleria! Qui se si assaggia un boccone di questo pan brioche si va dritti spediti al settimo cielo!



Sono venuta tempo fa a conoscenza di un recente metodo "NO KNEAD" applicato alla produzione di pani e lievitati in generale.
L'ideatore di questo metodo e' Jim Lahey, della Sullivan Street Bakery di Manhattan a New York.
L'impasto si fa con pochissimo lievito e non si lavora.. basta amalgamare bene gli ingredienti con un cucchiaio
e il resto vien quasi da sé! A questa prima fase succede una seconda fase di riposo in frigorifero che potrà
oscillare dalle 24 ore alle 72 ore (da uno a tre giorni).
Secondo Harold Mc Gee il segreto risiede nella lunga fermentazione dell'impasto che, essendo particolarmente umido, fa sì che le molecole di glutine si allineino per formare la maglia glutinica senza la necessità di impastare. Il risultato e' un lievitato leggerissimo, profumato e con un alveolatura perfetta!

INGREDIENTI per uno stampo 30x10x10:

  • 250 gr farina manitoba
  • 100 gr burro fuso freddo
  • 70 gr acqua a temperatura ambiente
  • 2 uova medie a temperatura ambiente
  • 60 gr miele
  • 30 gr zucchero
  • scorza di un limone
  • scorza di un'arancia
  • semi di una bacca di vaniglia (o una bustina di vanillina)
  • 4 gr lievito di birra secco
  • 2 gr sale (mezzo cuccch.ino scarso)
In una terrina capiente sbattete le uova insieme al burro fuso, l'acqua, il miele, lo zucchero, gli aromi e il sale.

In un'altra terrina setacciate la farina con il lievito.

Aggiungete la farina al composto liquido e mescolate quel tanto che basta per ottenere un composto cremoso, ma liscio.

Coprite la terrina con della pellicola e mettete a riposare l'impasto per 2 ore in forno spento, ma con la luce accesa.

Trascorse le 2 ore, trasferite l'impasto in un contenitore a chiusura ermetica e riponetelo nel ripiano più freddo del frigorifero.
NB! Il contenitore deve essere grande almeno il doppio della massa d'impasto. Il freddo blocca la lievitazione, ma onde evitare di ritrovarci il frigo invaso da un impasto che ha acquistato vita propria, vi consiglio di fare attenzione alla grandezza del contenitore!

Gran parte del lavoro è fatto..ve l'assicuro! E a parte 5 minuti richiesti per impastare con un semplice cucchiaio o forchetta.. il resto l'ha fatto lui in forno.
Ora viene il bello! Io ho lasciato riposare l'impasto in frigorifero per un solo giorno, ma nulla vieta di provare a spingervi fino ai tre giorni!

Estraete l'impasto dal frigo, disponetelo su un piano da lavoro ben infarinato, date un giro di pieghe del secondo tipo e quindi uno del primo.
NB! Un aiuto per chi non sapesse di che parlo: pieghe del 1 tipo e pieghe del 2 tipo spiegate dal bravissimo Adriano Continisio.

Pirlate l'impasto (per chi non sapesse come si pirla un impasto lascio un link utile per capire come fare) e disponetelo in uno stampo precedentemente imburrato.

Ungete leggermente la superficie del pan brioche e ponetelo a lievitare in forno spento, ma con la luce accesa per circa 2 ore, o fino a che l'impasto non sarà raddoppiato di volume.
NB! Per rendere più umido l'ambiente ponete nel forno una tazza da tè riempita per metà di acqua calda.

Quando l'impasto avrà raddoppiato il suo volume toglietelo dal forno giusto il tempo necessario di preriscaldare il forno a 180° e spennellatelo delicatamente con del tuorlo e latte sbattuto.

Infornate nel ripiano più basso del forno per 35 minuti circa o fino a quando inserendo uno stuzzicadenti nel pan brioche ne uscirà asciutto e pulito.
Se durante la cottura si dovesse scurire troppo la superficie del dolce, copritelo con un foglio di alluminio e continuate tranquilli la cottura.
Estraete il pan brioche dal forno e lasciatelo raffreddare su una gratella.

Questa pan brioche si mantiene morbido e gustoso per almeno 3-4 giorni.. ma vi assicuro che sarà difficile resistere alla tentazione di mangiarselo tutto in un sol boccone subito!


Alessandra